Kafka si rivolta nella tomba

(Lee Harvey Oswald saluta il pubblico. Immagine di Bill Winfrey)

Mi capita di pensare alle storie che per più di quarant’anni ci si è inventati su Lee Oswald. Quelle più strampalate parlavano di un uomo preso praticamente per caso, di un giovane impiegato che passava di lì e vinse l’Oscar della sfiga: fu arrestato dalla polizia e accusato di aver ucciso un poliziotto e un Presidente a casaccio, così, come fosse stato un ignaro passante. Il film di Oliver Stone contribuì alla clamorosa beatificazione quando raccontò di un Oswald “che doveva sentirsi come Josef K. nel Processo di Kafka”. Tirato fuori dal letto e trascinato in tribunale per difendersi da non si sa cosa. “Qualcuno doveva aver calunniato Josef K., perché senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato”.

Dovesse mai capitarmi di essere prelevato per strada a caso e accusato di aver assassinato qualcuno, magari un presidente, non so come reagirei. Forse mi metterei ad aspettare l’insegna di Scherzi a parte, o piangerei, o mi verrebbe una crisi di nervi. Non so. Di una cosa sono sicuro: non farei quello che Oswald sta facendo in questa foto.

2 pensieri riguardo “Kafka si rivolta nella tomba

  • 11 Maggio 2021 in 14:20
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    ciao Massimo,il Suo ragionamento non fa una piega!Come ho sempre dichiarato non sono ne un complottista ne un detrattore del complotto, ma valuto di volta in volta gli spunti come il Suo.Oswald fu interrogato e negò con forza ogni responsabilità, ma morì troppo presto per esser sottoposto a un giudizio psicologico o a qual si voglia forma di approfondimento, banalmente un test del poligrafo.Magari sarebbe crollato, magari stava prendendo tempo per il colpo di scena, oppure si aspettava dei riscontri che non ebbe mai in quanto la morte lo colpì prima.Siamo nel campo delle ragionevoli ipotesi….Sono state fatte varie analisi sulla sua figura e sul suo aspetto psicologico, ma post mortem basate su racconti di terzi e non da interviste dirette. E nulla più di un giudizio psicologico è sensibile di interpretazioni. Le perizie di parte servono a confutare quanto il perito incaricato ha rilevato.Alle volte mi sono domandato se Oswald non fosse tirato in mezzo, proprio in virtù di un profilo psicologico adatto al caso. La persona giusta, messa al posto giusto ecc…Se al posto di un ex Marines squattrinato, di simpatie comuniste, scappato in Russia ecc…Ci fosse stato un veterano della Corea , o un pluridecorato del secondo conflitto mondiale, con la bandiera a stelle e strisce issata davanti al balcone di casa…. La cosa sarebbe parsa diversa.Non avremo mai risposte certe, ma solo ragionevoli ricostruzioni, supportate da analisi postume di 58 anni!Il caso Kennedy affascina, per questo, per le coincidenze, perché permette ad ognuno di noi di immedesimarsi e dire, ma io cosa avrei fatto in questa maniera,  a tutti i livelli e sotto i molteplici aspetti!Complottisti o meno, c’è un solo dato certo, la morte di JFK.Il resto sono versioni, ammiro il lavoro di chi ha dedicato anni di studio, ma ad oggi non ho ancora sviluppato una visione definitiva, certa e incrollabile, proprio perchè come Lei, mi pongo domande simili alla Sua.Buona giornata       

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  • 28 Aprile 2021 in 16:26
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    Non so se Oswald a saluti o meno, dico solo che il folle, spinto da convinzioni proprie, uccide un personaggio importante, vedi la storia, i vari presidenti USA uccisi, arciduca Ferdinando, attentato al Papa, a Reagan, assassino diLennon, tutti hanno dichiarato il motivo, il perché,. Oswald non si gloria di questo, anzi nega quando gli viene notificata l’accusa, strano, se era convinto di avere buoni e giusti motivi per sparare a Kennedy, perché non lo dice ai giornalisti? 

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