Quante armi furono usate in Dealey Plaza?

Una sola, il fucile poi trovato al sesto piano del deposito e appartenente a Lee Harvey Oswald. Non risultano effetti né su persone, né su cose di colpi che non siano i tre che sono stati collegati al fucile di Oswald, posto dietro la Lincoln presidenziale al momento dell’attentato. Tutte le ferite patite dal presidente Kennedy e dal governatore Connally e i segni lasciati dalle tre pallottole possono essere ricondotti ai quei tre colpi esplosi. Le analisi condotte sui frammenti di proiettile trovati hanno confermato che non esistono altre armi che abbiano fatto fuoco quel giorno in Delaey Plaza.
Questi studi sono stati ripresi dall’Università degli Studi di Pavia, il cui professore del dipartimento di chimica generale, dottor Alberto Brandone, ha condotto uno studio dal titolo “La Chimica Forense. La rivelazione dei Residui dello Sparo e problematiche connesse” nel quale si tratta anche il caso Kennedy limitatamente a questo argomento. Ecco un estratto del saggio. I grassetti e i corsivi sono nostri.
Casi tipici di origine statunitense
L’assassinio del Presidente John F. Kennedy
Il 22 novembre 1963 il presidente Kennedy fu ucciso da colpi di fucile a Dallas durante una parata in automobile. Poco dopo, il sospetto assassino, Lee Harvey Oswald, fu catturato, ma solo dopo che egli ebbe ucciso a Dallas un agente di polizia che tentava di arrestarlo. Oswald fu visto sparare all’agente con un revolver calibro 0.38. Al sesto piano dell’edificio del Texas Book Depository, da cui erano provenuti i colpi di fucile, la polizia trovò un fucile Mannlicher Carcano (MC) da 6.5 mm (contenente una cartuccia ancora inutilizzata) e tre bossoli MC da 6.5 mm della Western Cartridge Company (WCC).[…] Nell’autunno del 1964 la Commissione Warren emise il suo rapporto su ciò che aveva scoperto concludendo che il Presidente Kennedy era stato ucciso, ed il Governatore Conally seriamente ferito, da pallottole MC sparate da Oswald dall’edificio del Deposito Libri. Essi conclusero anche che non vi erano valide prove che qualcun altro avesse sparato altri colpi in quel momento.
Il Rapporto della Commissione Warren suscitò molte discussioni, speculazioni e tesi diverse, che produssero numerosi libri in disaccordo almeno con varie parti del Rapporto stesso, e che proponevano altre teorie circa le persone che avrebbero sparato al Presidente. Alcuni anni più tardi, si riesaminarono tutti i dati del FBI riguardanti il fucile MC, le sue munizioni, le loro analisi INAA e altri esami sui frammenti di pallottola e dei loro rivestimenti che erano stati recuperati.
I risultati (solo Sb e Ag) mostravano che i frammenti di pallottola recuperati dalla vittima e dalla vettura su cui viaggiava erano simili per composizione generale alle pallottole WCC da 6.5 mm tipo MC, ma non si poteva stabilire con certezza se altri tipi di munizioni, o se più di due pallottole, avevano colpito la vittima. L’esame microscopico comunque stabilì chiaramente che la “pallottola della barella” (una pallottola danneggiata solo lievemente, trovata sulla barella di Connally, e da qualcuno denominata “la pallottola magica”) era stata esplosa dal fucile di Oswald; inoltre che un frammento recuperato, appartenente alla testa di un rivestimento di pallottola, ed un altro, appartenente ad una base di pallottola e trovato sull’auto, erano entrambi stati sparati dal suo fucile.
Nel 1977 la Camera dei rappresentanti degli U.S.A. nominò una Commissione Scelta per condurre nuovamente ricerche sugli omicidi del Presidente Kennedy e di Martin Luther King Jr. La Commissione Scelta dispose di rianalizzare tutti i campioni di piombo proveniente da pallottole concernenti l’assassinio di Kennedy, ancora per INAA ma usando apparecchiature più moderne.I rapporti sulle nuove e definitive analisi di questi campioni dimostrarono che il campione CE-399 (I numeri CE sono quelli originali delle prove della Commissione Warren), la pallottola della barella di Connally, e il campione CE-842, frammento recuperato dal polso destro di Conally colpito, sono estremamente simili per le loro concentrazioni di Sb e Ag, con valori medi di 815 ± 15 ppm di Sb e 9.30 ± 0.71 ppm di Ag. Gli altri tre campioni analizzati, CE-567, un grosso frammento trovato nell’auto, CE-84, (frammento recuperato dal cranio di Kennedy, e CE-840, piccolo frammento trovato nell’auto, sono molto simili tra loro per il loro contenuto di Sb e Ag, con valori medi di 622 ±20 ppm Sb e 8.07 ± 0.15 ppm Ag. Questi valori medi sono sensibilmente più bassi per lo Sb (622 contro 815) e un poco minori per l’Ag (8.07 contro 9.30) di quelli del campione CE-399 e CE-842.
Chiaramente i risultati dimostravano la presenza di due tipi di pallottole di piombo di composizioni ben distinguibili analiticamente, e non vi erano prove circa la presenza di più di due pallottole. Anche il rame fu determinato per tutti e cinque i campioni ma i risultati non furono altrettanto chiari: la pallottola della barella di Connally (CE-399) diede per un valore per il Cu di 58 ± 3 ppm, mentre CE-567, CE-843 e CE-840 diedero un valore medio di 41±1.7 ppm di Cu. I frammenti dal polso del Governatore Connally (CE-842) diedero una concentrazione di Cu molto elevata (994 ppm), indicando che esse erano probabilmente contaminati da parte del rivestimento di rame, così che questa determinazione veniva falsata. Tra parentesi, le analisi INAA mostrarono anche che tutti i frammenti erano composti principalmente di piombo, la cui concentrazione, non misurabile con grande precisione, era del 98.7±3.9 %.
In questo caso fu possibile distinguere per INAA la presenza di due pallottole, anche se della stessa marca e sparate nella stessa occasione dal medesimo fucile, e quindi probabilmente prese da Oswald dalla stessa scatola di cartucce WCC (da 20 pezzi). Di solito, per la maggior parte delle munizioni, tutte le pallottole delle cartucce di una certa scatola sono analiticamente indistinguibili tra loro.
Però la storia di queste cartucce WCC è strana. La WCC nel 1954 ne produsse quattro milioni per l’esercito statunitense. Apparentemente erano intese per uso al di fuori degli Stati Uniti, perché l’esercito americano non usa fucili Mannlicher-Carcano da 6.5 mm (un’arma militare italiana della Seconda Guerra mondiale). Qualche tempo prima dell’assassinio del 1963, grandi quantità di queste munizioni rientrarono negli Stati Uniti e furono vendute in magazzini di residuati bellici. Molte di esse arrivarono ancora nelle scatole originali, ma imballate in casse provenienti dalla Grecia. A qualche punto della loro storia, le pallottole prodotte dalle molte gettate di piombo usate dalla WCC per fabbricare quei quattro milioni di cartucce furono completamente mescolate nelle scatole. Si è stabilito questo fatto qualche anno prima della nuova investigazione del 1977. Misurando molti campioni tratti da varie scatole di queste munizioni acquistate sul mercato si trovarono pallottole di molte diverse composizioni in ogni scatola di cartucce. Benché tutte rispondessero alle specifiche dell’esercito U.S.A. per il piombo tenero (>99.85%) la loro concentrazione di Sb variava da 15 a 1200 ppm, quella di Ag da 5 a 22 ppm, e quella del Cu da 10 a 370 ppm.Si è anche smontata la cartuccia inesplosa WCC da 6.5 mm MC (CE-141) trovata nel fucile di Oswald, prelevato un piccolo campione del piombo della pallottola. Questo campione di piombo fu poi analizzato per INAA e risultò molto diverso per composizione elementare dalle altre due pallottole MC sparate da Oswald, essendo solo di 15 ppm Sb, ma 22 ppm Ag e 22 ppm Cu. Questa pallottola non era stata analizzata precedentemente.
Le pallottole WCC da 6.5 mm sono fortemente corazzate (3.30 grammi di bronzo 90% Cu / 10% Zn che circondano completamente un nucleo di piombo da 7.13 g, tranne che alla base della pallottola). Nel settembre del 1978 i sopra riportati dati furono presentati ad una udienza pubblica tenuta dalla Commissione Scelta a Washigton, D.C., che avrebbero potuto essere in disaccordo con l’ipotesi originaria della Commissione Warren di un solo uomo (Oswald), e di due pallottole MC di Oswald che colpirono gli occupanti di quell’automobile, servì invece a rafforzare la loro conclusione originaria. L’altra pallottola sparata da Oswald (probabilmente la prima sparata) apparentemente mancò il bersaglio e non fu più trovata; ne restò soltanto il bossolo vuoto nella stanza dell’edificio del Deposito Libri. Il secondo colpo colpì il Presidente nella schiena, uscì dalla gola, entrò nella schiena del Governatore e ne uscì dal petto, ruppe il suo polso destro e poi, quasi senza forza, penetrò leggermente nell’anca destra, per cadere sulla barella all’ospedale. Questa pallottola non lasciò frammenti lungo il percorso della ferita sia nel Presidente che nel Governatore, e quindi non fu danneggiata (pur rompendo una costola del Governatore al passaggio) finché non colpì il polso destro del Governatore. Qui subì un’ammaccatura alla punta e perse circa l’1 % del proprio piombo [recuperato in vari piccoli frammenti (CE-842)]. Il terzo e ultimo colpo di Oswald, quello mortale, colpì il Presidente alla nuca (sic) e uscì dalla parte destra della fronte (sic); la pallottola si frammentò in molti pezzi (CE-567, CE-840 e CE-843).
I dati di cui sopra, naturalmente, non provano e non invalidano le varie speculazioni su complotti, come per esempio quella che qualcun altro, oltre ad Oswald, abbia sparato da altre postazioni, come la “collinetta verde”. Essi dimostrano però che se qualcun altro stava sparando, le sue pallottole non hanno colpito nessuna persona o cosa che si trovasse nella limousine del Presidente.

Riferimenti bibliografici dei casi di origine statunitense
Trattandosi di casi ormai passati in giudicato, i dati sono ampiamente disponibili nella letteratura specifica e possono essere elencati.
1 – Ruch, R. R.; Guinn, V. P.; Pinker, R. H. Trans. Am. Nucl. Soc. 1962, 5, 282 (lavoro piu’ completo in Nucl. Sci. Eng. 1964, 20, 381-85).
2 – Schlesinger, H. L.; Lukens, H. R.; Guinn, V. P.; Hackleman, R. P.; Korts, R. F. “Special Report on Gunshot Residues Measured by Neutron Activation Analysis,” Rapporto della U.S. Atomic Energy Commission GA-9829, 1970, 144 pp.
3 – Lukens, H. R.; Guinn, V. P. J. Forensic Sci. 1971, 16, 301-8.
4 – Lukens, H. R.; Schlesinger, H. L.; Guinn, V. P.; Hackleman, R. P. ; Rapporto della U. S. Atomic Energy Commission GA-10141, 1970, 48 pp.
5 – Schlesinger, H. L.; Lukens, H. R.; Bryan, D. E.; Guinn, V. P.; Hackleman, R. P.; Rapporto della U.S. Atomic Energy Commission GA-10142, 1970, 261 pp.
6 – Lukens, H. R.; Schlesinger, H. L.; Settle, D. M.; Guinn, V. P.; Rapporto della U. S. Atomic Energy Commission GA-10113, 1970, 50 pp.
7 – Guinn, V. P.; Purcell, M. A. J. Radioanal. Chem. 1977, 39, 85-91.
8 – Guinn, V. P. J. Radioanal. Chem. 1982, 72, 645-64.
9 – Izak-Biran, T.; Guinn, V. P.; Purcell, M. A. J. Forensic Sci. 1980, 25, 374-79.
10 – Commissione Warren , “Report of the President’s Commission on the Assassination of President John F. Kennedy,” U.S. Govemment Printing Office: Washington, DC, 1964, 888 pp.
11 – Guinn, V. P. Anal. Chem. 1979, 51, 484A-493A.
12 – Izak-Biran, T.; Guinn, V.P. Trans. Am. Nucl. Soc. 1978, 28, 94.
13 – Guinn, V. P.; Izak-Biran, T.; Purcell, M. A.; Cassorla, V.; Nichols, J. Trans. Am. Nucl. Soc. 1979, 32, 188-89. (vedi anche Guinn, V. P.; Nichols, J. Trans. Am. Nucl. Soc. 1978, 28, 92-93).

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